DISTURBO OPPOSITIVO-PROVOCATORIO (DOP)

Il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) è un disturbo comportamentale che colpisce principalmente i bambini e i giovani adolescenti. È caratterizzato da un modello persistente di comportamenti ostili, sfidanti e provocatori. Tali comportamenti sono rivolti verso figure di autorità e altre persone in posizioni di potere o persone di riferimento; in situazioni di interazione con genitori, insegnanti o anche forze dell’ordine. Questi comportamenti possono includere disobbedienza, litigi, provocazioni, rabbia e ostilità.

La vita di chi vive intorno ad un soggetto con DOP viene resa infernale. Pertanto, se trascurato, il dop può influenzare negativamente molteplici aspetti della vita dell’individuo, comprese le relazioni interpersonali, le performance accademiche e il funzionamento sociale.

Presso il nostro centro clinico, adottiamo un approccio terapeutico completo e personalizzato per affrontare le sfide associate al DOP.

Abbiamo sviluppato un piano di trattamento che consente di gestire e cambiare la situazione sin da subito, in modo che i risultati possano essere raggiunti in tempi brevi. Apprendendo a gestire i comportamenti oppositivi da parte di chi sta intorno (genitori, insegnanti, fratelli, ecc..), si riducono gli effetti negativi da essi subiti. In più, anche l’individuo rischia meno di diventare vittima del suo stesso comportamento.

 

Il nostro protocollo per il disturbo oppositivo provocatorio

Il nostro protocollo per il trattamento del disturbo oppositivo provocatorio viene eseguito in due fasi:

Prima fase: si forniscono strumenti e tecniche a chi richiede l’intervento, affinché possa gestire la situazione senza subirla. In questa fase, si vanno ad individuare e ad eliminare i vantaggi del soggetto con il dop. L’intervento è più di tipo sistemico-familiare e punta a migliorare le dinamiche intra-familiari e la comunicazione;

Seconda fase: venendo meno i vantaggi, il soggetto che mette in atto il comportamento oppositivo-provocatorio, vive sulla sua pelle il disagio del suo comportamento. Per questo cercherà di cambiare e, se non riuscisse da solo, chiederà aiuto. A questo punto l’intervento, da indiretto (con i genitori), diventa diretto e si svolge con l’individuo precedentemente governato dal dop.

Un ambiente in grado di gestire il DOP, senza timori, è il presupposto per un ambiente equilibrato e funzionale, su cui il giovane sente di poter fare affidamento.

In sintesi, la prima parte del lavoro si svolge con genitori o insegnanti, insomma con chi subisce gli effetti negativi del dop. Questi, imparando a gestire il soggetto difficile, eliminano i vantaggi derivanti dai modi di fare inadeguati. Avvertendo i disagi, il soggetto con dop, chiederà aiuto e così avrà modo di imparare a avere una relazione più proficua con sé, con gli altri e col mondo circostante.

Contattaci: Se stai cercando supporto per te stesso o per un caro che vive con il DOP, non esitare a contattare il nostro centro clinico. Siamo qui per aiutarti a iniziare il percorso verso una vita più felice e più equilibrata.

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