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Cos’è l’autoregolazione
L’autoregolazione è la capacità che ci permette di modulare in modo consapevole e flessibile il comportamento, le emozioni, i pensieri e l’attenzione in base al contesto.
In altre parole, è ciò che ci consente di restare concentrati, gestire la frustrazione e adattare le nostre reazioni alle richieste dell’ambiente e delle persone che ci circondano.
Quando le funzioni esecutive — cioè quei processi mentali che ci permettono di pianificare, ricordare e controllare le nostre azioni — sono ben organizzate, l’autoregolazione funziona in modo fluido.
Quando invece queste funzioni risultano immature o compromesse, come spesso accade nei bambini con ADHD, la capacità di gestire comportamenti, emozioni e pensieri può risultare fortemente ridotta.
Autoregolazione e ADHD
L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) può essere considerato una delle manifestazioni più note di difficoltà di autoregolazione.
I bambini con ADHD spesso faticano a:
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mantenere l’attenzione per lunghi periodi; 
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controllare gli impulsi; 
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adattarsi ai cambiamenti di contesto; 
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pianificare e portare a termine le attività quotidiane. 
Queste difficoltà non sono legate a mancanza di volontà o educazione, ma a un funzionamento neurobiologico differente che influisce sulle aree del cervello deputate al controllo dell’attenzione e al comportamento.
Perché l’autoregolazione è così importante
Una buona autoregolazione è fondamentale per:
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lo sviluppo delle competenze scolastiche; 
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la capacità di gestire le relazioni con i coetanei; 
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la costruzione dell’autostima e del senso di efficacia personale. 
Un bambino che impara a riconoscere e regolare le proprie emozioni è più capace di affrontare le sfide scolastiche e sociali, di risolvere i conflitti e di tollerare la frustrazione.
Foto di Vitaly Gariev su Unsplash
Come sostenere lo sviluppo dell’autoregolazione
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Creare routine quotidiane stabili e prevedibili. 
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Aiutare il bambino a suddividere i compiti in piccole fasi. 
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Rinforzare i successi con incoraggiamenti concreti. 
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Offrire spazi per muoversi, scaricare la tensione e ritrovare la concentrazione. 
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Favorire attività che stimolano la pianificazione, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva (giochi di ruolo, puzzle, attività motorie coordinate). 
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