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Cos’è l’ADHD
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è una condizione neuroevolutiva che riguarda circa il 5% dei bambini in età scolare.
I sintomi principali includono disattenzione, iperattività e impulsività, che si manifestano in modo diverso da bambino a bambino.
Un bambino con ADHD può sembrare “distratto”, “agitato” o “disorganizzato”, ma in realtà fatica a controllare i propri impulsi e a regolare l’attenzione in base alle richieste dell’ambiente.
Foto di Vitaly Gariev su Unsplash
Segnali precoci
I primi segni possono emergere già in età prescolare:
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elevata iperattività e difficoltà a stare fermo;
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crisi di rabbia frequenti e difficoltà a rispettare le regole;
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scarsa tolleranza alla frustrazione;
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disattenzione durante il gioco o nelle attività strutturate.
In età scolare, invece, diventano evidenti la disorganizzazione, la lentezza nei compiti, la difficoltà a seguire istruzioni e una tendenza ad abbandonare rapidamente le attività.
Strategie educative utili
1. Strutturare l’ambiente.
Ridurre le distrazioni visive e uditive aiuta il bambino a mantenere l’attenzione.
2. Stabilire routine chiare.
Le abitudini quotidiane offrono sicurezza e prevedibilità, facilitando la gestione del tempo e dei compiti.
3. Rinforzare i comportamenti positivi.
Sottolineare i progressi, anche piccoli, aumenta la motivazione e la fiducia in sé.
4. Favorire pause attive.
Concedere momenti di movimento migliora la concentrazione successiva.
5. Guidare con istruzioni brevi e chiare.
Offrire una o due consegne alla volta, evitando spiegazioni troppo lunghe o complesse.
Foto di Jerry Wang su Unsplash
ADHD e metodo di studio
Un metodo di studio efficace può fare la differenza:
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utilizzare mappe concettuali e colori;
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ripetere ad alta voce per favorire la memoria;
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alternare studio e movimento;
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mantenere orari regolari di sonno e pasti.
Aiutare un bambino con ADHD significa soprattutto accompagnarlo a sviluppare autonomia, cioè la capacità di organizzarsi, autoregolarsi e apprendere in modo indipendente.